Come se fossero state inghiottite da un buco nero botanico.

Un giorno, rientrando prima dal lavoro, ho trovato la porta del vicino semiaperta.
Dentro, su un mobiletto dell’ingresso, brillava qualcosa di verde.

La mia menta.

Stesso vaso, stesso taglietto sul bordo.

Non ho detto nulla.
Non ho fatto nulla.

Ho comprato una nuova pianta.
Una citronella.
E l’ho riempita — con finta noncuranza — di concime liquido all’aglio.

L’odore ha iniziato a spandersi piano piano sul pianerottolo.
Non fastidioso. Ma persistente.

Due giorni dopo, la citronella è sparita.
Il giorno seguente, tutte le finestre del vicino erano spalancate. In pieno novembre.

Da allora, le mie piante sono rimaste al loro posto.

Non è mai stato detto nulla.
Ma ogni volta che lo incrocio sulle scale, tiene il fiato.
Io sorrido.

È la guerra fredda del condominio.
Silenziosa. Profumata. Velenosamente educata.

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Redazione

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