Scena: io che sul balcone sto stendendo il bucato, alzo lo sguardo e vedo che il mio vdm, un tizio arrivato da poco, sta misurando con precisione quasi maniacale la distanza tra la mia e la sua macchina.
Specifico che non ho un transatlantico, ma una semplice Punto. Lui (penso mi abbia notata) inizia a girare intorno alla mia macchina, parlandoci come se fosse stata una persona vera.
“Eh, non è colpa tua se ti guida una donna. Guarda, ti ha parcheggiato pure al contrario. Ma, ripeto, non è colpa tua, ma di chi ti guida. Lo sanno tutti che le donne al volante sono un pericolo costante”.
Sono combattuta: gli lancio lo stendino con il bucato ancora umido o no?
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