L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini chiassosi, Vicini Pazzi

La sveglia

Mattina: 7:00

Un suono infernale squarcia il silenzio mattutino. Un fischio acuto si mescola al ronzio di un quello che sembra un phon impazzito, il tutto amplificato da un’eco inquietante che proviene da… proprio fuori dalla mia porta!

Ancora in coma post-sonno, con i capelli che sembrano un nido di passeri arruffati, gli occhi da panda e una tazza di caffè che trema pericolosamente in mano, apro la porta con fare incerto.

Davanti ai miei occhi sconvolti, una scena surreale: la mia vicina, inginocchiata come una devota al cospetto di un altare sacro, impugna spazzola e aspirapolvere come fossero armi divine.

Il suo obiettivo? Il misero zerbino, sottoposto a un’opera di pulizia degna di un restauro conservativo.

Resto impietrita a fissare questo quadro assurdo, incapace di articolare parola. La vicina, talmente concentrata nella sua missione di purificazione, non si accorge neanche della mia presenza.

Non potendo più resistere all’assurdità del momento, esplodo in un urlo liberatorio: “BUONGIORNOOOOOOO VICINAAAAA!”.

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La donna sussulta, colpita come da un fulmine, e alza la testa di scatto.

I suoi occhi sgranati incontrano i miei, e un sorriso folle si dipinge sul suo volto. “BUONGIORNO PURE A TEEEEE!”, urla a sua volta, con un’energia che potrebbe illuminare una città intera.

La vicina, incurante del mio stato di shock, torna immediatamente alla sua missione, immergendo nuovamente lo zerbino in un vortice di spazzola e aspirapolvere.

Io, invece, chiudo piano piano la porta, quasi accarezzandola, come per scusarmi di aver interrotto il suo rituale mattutino anche perchè sono le 7 del mattino e non si sbattono le porte a quell’ora…

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