Il mio vicino infame, anzi vicini, sono due sprovveduti genitori che organizzano il compleanno del loro bambino in piena pandemia invitando una decina di bambini a casa, che al di là del frastuono (siamo sullo stesso pianerottolo e per fortuna non si sente più di tanto) non mi sembra un comportamento proprio a norma di legge. La cosa scioccante è che il marito è farmacista ma è il primo a non portare la mascherina, oltre ad essere un cafone di prima categoria, solo perché è proprietario di mezzo condominio.
So che la cosa più giusta da fare sarebbe una bella segnalazione, però nel condominio siamo in pochi e mio padre, giustamente ha timore di ripercussioni.
E non venite a dirmi “eeh ma i bambini…” perché poi sta gente è la prima a non volere la riapertura delle scuole e per colpa di chi ragiona così, la prendono in saccoccia tutti quelli che le regole le rispettano.
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