Abito con il mio compagno da tre anni in questo condominio di 8 unità.
Apparentemente tranquillo, a parte per madre e figlia che urlano di notte insultandoci, un vicino che intasa le fogne e si lamenta ogni settimana e sempre lo stesso che quando ascolta musica crede di essere allo stadio, e quando gli dici di abbassare perché non senti nemmeno la tua TV ti dice che non è alto.
Un’altra vicina con la quale confiniamo coi giardini (piccolissimi) mi chiede di tagliare il cespuglio perché lei d’estate tiene tutto aperto e la mia pianta crea moscerini (abitiamo abbastanza in mezzo ai campi). Sistemo un po’ i rami per tenerla più bassa e dopo un mese ci chiamano per chiederci se possono tagliare anche un po’ la nostra pianta già che stavamo tagliando anche la loro. Torniamo a casa e troviamo dei rami vuoti e senza una forma precisa. Ora è già passato un anno, e deve ancora ricrescere.
Un giorno torno a casa da lavoro stremata, con l’intenzione di fare un pisolino prima di riprendere il turno. Sono circa le 14 e non so perché ma mi sveglio, sono in bagno e vedo un’ombra, e vedo due dei miei vicini che cercano di spingere la mia macchina, che tra l’altro ha il freno a mano inserito. Apro la finestra e urlo: “Scusa?”. Uno dei due mi risponde se posso spostare la macchina che dovevano fare dei lavori alla grondaia.
La sposto incazzata nera, mi dicono di parcheggiare in un parcheggio di un vicino e lo faccio, ritorno a letto e dopo un minuto iniziano a sbattere. Io, nera, torno a lavoro e il mio compagno mi dice che sul gruppo del condominio il vicino al quale ho rubato il posto dice che chiamerà le guardie perché c’era una macchina parcheggiata nel suo posto.
Tra tre mesi cambiamo casa, basta.
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