Devo riprendere a lavorare (in smart working) e nell’appartamento sopra il mio, abitato da un avvocato e consorte da riproduzione, intestato a lui fin dai tempi dell’università ma in cui i genitori hanno sempre spadroneggiato, al momento si contano donna di servizio (che io non ho), mamma dell’erede al trono, nonna del suddetto e zio ahimè disabile grave.
Per inciso: sono affetta da sclerosi multipla e conosco la disabilità, ma non ululo (è il suo modo di esprimersi e nessuno ci potrà fare nulla, povera anima: perché se cerchi di parlare con lui e trattarlo normalmente si rinvigorisce, ma meglio trattarlo come un rimambito, ovvio).
Adesso devo correggere capitoli con zio ululante, nipote di nemmeno due anni che alterna corse all’impazzata seguito dalla madre a cadute catastrofiche, pianti, urla e guaiti di empatia da parte dello zio disgraziatamente disabile. Mio marito ed io abbiamo fatto insonorizzare il soggiorno, dove la graziosa famigliola risiede per la maggior parte, ma non ci aspettavamo una gentil consorte usa a urlare BRAVOOOOOOOO!!! a ogni minimo exploit del bambino (dalla scoreggia alla cacca), e un piccolo demonio che getta in terra le suppellettili più pesanti manco fosse Maciste.
Il tutto in presenza della suocera che osserva e dello zio che cerca di imitare il nipote, facendo puntualmente una brutta fine. Grazie al cielo dalle 21 in poi scompaiono nel silenzio, ma per il resto della giornata è un incubo. Con l’assenso dell’amministrazione abbiamo apposto in avviso, rimosso dopo nemmeno due giorni. Ma posso io finire di lavorare alle 12:30 per evitare i rumori molesti?
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