Facciamo un gioco?
Scriviamo quando siamo stati noi i vicini da incubo?
Comincio io.
Io lavoro di notte e non è che posso smettere di fare la lavatrice o passare l’aspirapolvere perché i vicini devono fare il riposino.
Se vai a letto alle 8 del mattino ti alzi verso le 14 e mica posso smettere di lavarmi o pulire casa, ho chiesto ai vicini se volevano farmi il bucato o i mestieri, ma hanno risposto che loro devono riposare perché lavorano tutto il giorno. E certo, io la notte in realtà mi gratto quindi potrei anche rinunciare a qualche ora di sonno per lavarmi le mutande.
Ho risolto andando a vivere in campagna.
Quando finisco di lavorare, prima di tornare a casa vado a fare un bagno nel fiume.
L’acqua è fresca e azzurrissima, nuoto con le libellule blu sopra la testa e al posto dei figli dei vicini sento le rane gracidare.
Ogni tanto incontro qualche cervo e tornando a casa mi fermo a fare colazione nel bar del paese dove la gente ti saluta con un sorriso e ci si offre il caffè un giorno per uno.
Quando arrivo a casa posso far partire la lavatrice perché tanto al piano di sopra non la sento e poi stendo i panni al sole nel mio giardino.
Non coprono la luce a nessuno e anche se li scordo fuori non ho nessuno che cerca di darci fuoco o imbrattarli con la candeggina.
Le scarpe le lascio fuori, tanto alle volpi non interessano.
Capita molto spesso di fare le grigliate e qui non danno fastidio, anzi se la gente si accorge che hai acceso il fuoco va prendere della birra e altra carne e si aggiunge a tavola.
Mangiamo sul prato e ascoltiamo la musica.
Di solito si uniscono ai cori le galline qui dietro.
Spesso nel giorno libero invitiamo gli amici per bere qualcosa, e brindiamo sempre ai nostri cari vicini che sappiamo essere nel loro bel condominio circondati da altri cari vicini.
È bello sapere che al mondo c’è gente tanto cara.
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