L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini chiassosi

A casa tutto bene?

Bambina di 7 mesi, sorella di altri due bimbi.
Se questo è l’inizio c’è chi può pensare che sia un post inutile e invece c’è chi ha capito l’antifona.

Sono a casa ad agosto per studiare in vista degli esami di settembre: biblioteche chiuse, caldo atroce e quando c’è fresco tengo la finestra aperta (ma non sono l’unico).

Premetto che abito al 5º piano e che abbiamo un appartamento che in genere affittiamo al piano terra.
Partendo con la storia, la bambina inizia strillare molto forte dalle 6:30 di mattina fino alle 10/11 di sera. I pianti normali per la cucciola sono troppo mainstream; per farvi capire, il suono potrebbe essere usato in un horror.

Ingoio il rospo per tutta una settimana sperando siano delle coliche o comunque una cosa temporanea breve (perché prima lo faceva ogni tanto, questo mese si è sfogata). Incontro i genitori e molto garbatamente chiedo come stesse la loro piccola figlia e faccio presente loro che la sento urlare, risposta: “la bimba sta bene”. Vabbè, mi sarò espresso male… proviamo a sopportare qualche altro giorno.

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Nei giorni successivi stessa “musica”, c’è questa bambina che strilla come se le stessero staccando qualche parte de corpo. Non ne posso davvero più, vado a studiare nell’appartamento al piano terra. Nulla da fare, si sente comunque questa bambina che urla come una furibonda. Comincio a perdere la pazienza.

L’indomani mattina vedo il padre andare a lavorare e con tono moderatamente scocciato faccio presente che la bambina, urlando, mi dà molto fastidio mentre studio e gli chiedo se può fare qualcosa. Risposta? “Pensa a noi, che ci stiamo tutto il giorno”.

Rido e gli rispondo “ma un cuccio, o comunque avete chiesto al vostro pediatra se è una cosa normale?”.

Risposta: “piange perché deve piangere, urla perché deve urlare. Noi non vogliamo darle il ciuccio né tanto meno vogliamo scomodare la pediatra per una cavolata del genere”.
Per concludere faccio un’espressione di dissenso e nel mio sguardo si leggeva “tu necessiti di un bravo specialista”.

Fare dispetti o altro non ha davvero senso, lo trovo piuttosto vile. Quindi sopporto quello che devo sopportare, mi sono messo i tappi alle orecchie e con molta concentrazione ho passato le mie giornate così.

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Per fortuna hanno riaperto le biblioteche e mi sono fiondato al primo giorno di apertura.
Però questa è una storia da vicina da incubo con genitori del c*.

  1. Patrizia

    Sfortunatamente, molta gente una volta che ha figliato, crede di essere al di sopra della legge e del buon senso, fregandosene se i capricci dei figli vanno a ricasco di altre persone.
    Non dare il ciuccio, non è la prima volta che lo sento e in inglese si dice “pacifier” un motivo c’è. comunque la madre neanche tenta di calmarla tanto loro sono abituati.

    • Grace

      I neonati piangono, that’s it. A differenza del pianto dei bambini più grandi, che può essere dovuto a capricci, contro quello del neonato che sta male (coliche, dentini) non ci sono soluzioni. Basta avere pazienza qualche mese e sapere che i genitori del piccolo saranno più stressati di voi. Anche voi rompevate le banane da piccoli eppure nessuno vi ha annegato in un secchio di acqua 😀

      • Emanuela Musotto

        ma non è normale che si lasci piangere per ore una bambina che sta male e che non si consulti un pediatra ! non è vero che i bambini piangono sempre e che devono piangere ! è il loro modo di dire che hanno bisogno di aiuto e che stanno male !

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