Abitavo in una casetta bifamiliare, la mia proprietà era composta da una appartamento al primo piano, al secondo piano un terrazzo grande come tuto l’appartamento al secondo piano, un garage, una cantina e delle scale che collegavano il tutto.
Al piano terra abitava il proprietario originale che aveva venduto a noi l’80% dell’immobile nel 2000. A lui era rimasto un piccolo appartamento da circa 60mq un garage, una cantina e un piccolo giardino.
Quando questo decide di vendere comincia l’incubo.
Sembrava una famiglia normale, ma poi….
Musica alta a tutte le ore del giorno fino a tarda notte, caos, urla, litigi. Lei non lavorava e quindi con gli amici si ubriacavano fino a tarda notte, non facendo dormire tutto il vicinato.
Mio padre, molto più calmo e civile di me, con il vicinato parlano con queste persone, ma ogni volta la stessa cosa: hai ragione, non lo facciamo più, ma tempo 2 giorni e continuava la storia.
Si passa alle forze dell’ordine, vengono ma non fanno altro che riprenderli verbalmente per una denuncia per disturbo alla quiete pubblica serve la ASL che installa dei rilevatori per rilevare i decibel prodotti dall’abitazione.
Allora, non raggiungendo nulla né civilmente né con le forze dell’ordine, con alcuni vicini parte il piano B: GUERRA!!
Dai terrazzi quando facevano le cene e ovviamente casino, partivano le secchiate d’acqua come se non ci fosse un domani!
A volte partivano anche botti e fumogeni!
Chiamavano loro i carabinieri ma tra vicini ci coprivano a vicenda!
Eravamo arrivati al punto che i carabinieri venivano almeno 2 volte al giorno, disperati anche loro.
Il mio garage confinava con la loro camera da letto, e quel lato di muro non era finito ma era fatto di foratini.
Sul muro di confine si vedeva una scatola elettrica, facendo parte del loro impianto elettrico. Allora mi si accende la lampadina: rompo il retro della plastica della scatola elettrica facendo un buco di circa 5cm di diametro, attacco al muro un vecchio altoparlante di una cassa con il silicone, la cassa la attacco ad un vecchio amplificatore e quest’ultimo a un vecchio computer portatile comandato da remoto con TeamViewer.
Quando loro alle 4 di mattina si mettevano a dormire, gli mettevo io la musica, tra tecno e ultrasuoni non li facevo dormire.
Ma ciò non bastava, gli ho lanciato un Rambo 31k nel comignolo del camino (col rischio di fargli male).
Poi il comignolo del camino gliel’ho chiuso, cementato, perché davano fuoco anche a legna trattata, pezzi di mobili ecc che puzzavano come un vecchio treno a carbone.
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