L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini incivili

Un cane amato

Due settimane fa, il nostro amato cane, beniamino del vicinato, ci ha lasciati. Un cane speciale, silenzioso e affettuoso, come Hachiko.

Il dolore è profondo, ma voglio ricordare quanto fosse amato da tutti, tranne la dirimpettaia, una donna severa che non apprezzava gli animali.

Nonostante le sue lamentele e il suo atteggiamento ostile, il nostro cane non ha mai cambiato atteggiamento verso di lei, continuando a scodinzolare felicemente. Il tempo è stato crudele: il nostro amico a quattro zampe ci ha lasciati, lasciando un vuoto incolmabile.

Il nostro cane non c’è più, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei nostri cuori e in quelli di tutti coloro che lo hanno conosciuto. Un cane speciale che ha insegnato a tutti noi il valore dell’amore incondizionato e della gentilezza.

Del resto, purtroppo le malattie colpiscono anche loro. Ma no, non voglio parlarvi di questo.

Tutti i vicini lo adoravano, dicevo, tranne una. La dirimpettaia.

Quella che non sopporta il rumore sommesso del cancello quando rientro la sera alle 23, anche se cerco di usare un tatto di velluto per evitare ogni rumore molesto.

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Quella che se mia figlia si affaccia sul balcone per fumare, il fumo va anche da lei. Cosa impossibile, visto che si trova di fronte. Come ca**o faccia a sentire il fumo di mia figlia dall’altra parte della strada devo ancora capirlo.

Quella che alle 9 di mattina, quando mio marito esce per lavorare, lo fissa dalla finestra come se volesse scovare irregolarità o altre pippe mentali.

Bene, quella. La stessa che si è sempre lamentata del mio cane. Nonostante sia morto, dovete sapere che si lamenta lo stesso.

È arrivata a dire a mio marito che lo ha sentito abbaiare tutta la notte. Lui ovviamente le ha ricordato che è morto, ma lei non ha fatto mezzo passo indietro: “Sì, va be’, io comunque l’ho sentito”.

Mio marito mi ha scritto su WhatsApp per riferirmelo. Sono rientrata dal lavoro per pranzo e ho suonato alla tizia. Mi ha aperto: “Signora, chiamiamo gli acchiappa fantasmi? Il cane è morto, basta stron*ate”.

Ho perso tutta la mia educazione, ma non ha più detto mezza parola.

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