L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini maleducati

La Panda

Vi racconto questo aneddoto successo circa 25 anni fa:

Di fianco a me abitava una dolce vecchietta (ormai passata a miglior vita da diversi anni), frequentavamo molto la signora, quindi la conoscevo bene ed è stata lei a raccontarmi i particolari di questa storia.

Pur essendo ai tempi, piuttosto anziana, guidava fiera la sua Pandina immacolata, colore “verdino improponibile” ed era assegnataria di un posto auto, quindi parcheggiava la Panda nel suo posto tutti i giorni.  Considerate che la macchina la usava davvero poco ma lei era un’ottima guidatrice, nonostante l’età.

La situazione era che a fronte di una 30 di appartamenti, c’erano 5 posti auto e chi non aveva il proprio, era costretto a parcheggiare in strada, dove non era facile trovare parcheggio, di conseguenza, spesso doveva farsi un bel pezzo a piedi.

Mai nessun problema, fino a quando, un bel giorno, viene ad abitare una coppia di sposini. Ricordo che avevano una bellissima macchina rossa (la memoria mi dice che doveva trattarsi di una Fiesta, ma non sono sicuro). Insomma un’utilitaria nuova di pacca.

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Un giorno, approfittando che l’anziana signora era fuori con la sua Panda, i due sposini pensano bene di parcheggiare nel posto riservato della signora. Quando lei torna con la sua macchinina, trova il posto occupato e immediatamente chiede ai ragazzi di spostare il loro mezzo. Ne nasce una discussione: il ragazzo non ha nessuna intenzione di spostare la propria macchina spiegando che ha visto il parcheggio libero e soprattutto sostiene che non gli è stato spiegato, quando ha acquistato casa, che i posti auto erano assegnati, quindi, non riconosce questa proprietà privata.

Alla fine della discussione il giovane dice alla signora che deve andare a cercarsi un altro parcheggio.

La signora però, non ci sta. Prende la sua Panda e riesce ad infilarla nel suo posto auto, ad un centimetro dal paraurti della Fiesta. Ora, la scena era questa: un posto auto, chiuso da un muro dietro e due auto parcheggiate ad 1 cm l’una dall’altra nello stesso posto auto.

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Il giorno dopo, i ragazzi trovano la loro auto intrappolata dalla Panda. Immediatamente citofonano all’anziana ma lei non risponde.

So che hanno chiamato i vigili o i carabinieri, perfino un carro attrezzi, ma la risposta è stata sempre la stessa: non entriamo in una proprietà privata, quindi ve la dovete vedere tra di voi.

Nel frattempo altri vicini erano scesi a vedere la scena, poi, ad un certo punto, è arrivata lei, che è stata immediatamente “assalita verbalmente”:

“Spostami la macchina che devo uscire”

si, te la sposto, ma sappi che qui il parcheggio costa 20mila lire al giorno, quindi, mi dai 20mila lire a cui aggiungi altre 30 per avermi svegliata e fatta scendere”

Tutti si sono messi a ridere, compreso il ragazzo, ma la signora non scherzava e quando lui le ha ordinato, ancora una volta, di spostare la macchina, lei le ha detto:

non scherzo, hai occupato il mio posto senza autorizzazione, ti consiglio di darmeli subito perchè se domani la macchina è ancora li, saranno 70mila lire, adesso torno in casa che ho da fare

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Non so quale sia la verità, non so come andarono effettivamente le cose, ma lei ha raccontato ai miei che il ragazzo, poco dopo, si è presentato con 50 mila lire scusandosi dell’accaduto. Dice di aver rifiutato i soldi e di essersi accontentata delle scuse. Da quella volta, sembra che non ci siano stati più problemi con gli sposini.

Oggi Clelia non c’è più però mi piace immaginare che sfrecci ancora tra le nuvole con la sua Panda color “verdino improponibile” e speriamo che trovi il suo parcheggio libero!!!!

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