Vivo in una serie di villette a schiera, ognuna con un pezzo di giardino delimitato con delle siepi, garage e vialetto. Quando mi sono trasferita qui, 2 anni fa, ho apprezzato subito una pianta posta all’ingresso: una splendida magnolia stellata con degli splendidi e profumatissimi fiori bianchi, alta quasi 2 metri.
Io non ho il pollice verde, non conosco le piante e in linea di massima mi lasciano abbastanza indifferente, ma questo un po’ albero, un po’ cespuglio sembra una cascata di fiori bianchissimi, rende la casa uno spettacolo e attira l’invidia di molti….
Nello stesso complesso di villette vive anche il “Direttore” nonché “capo” di mio marito. Il problema è sua moglie! Una donna sulla 40ina acida da morire. La evitano tutti per il modo di fare che ha: si sente la “principessa” dell’intero isolato e non si sopporta per quanto sia impicciona e pettegola, ma soprattutto per quei modi da “superiore” che nessuno riesce a mandar giù. Non ci riesco nemmeno io che cerco il più possibile, di non aver nulla a che fare con lei.
So dalle altre vicine che passa il tempo a criticarmi, ma per evitare ripercussioni lavorative lascio perdere mi limito a pensare che sia una sfigata; in realtà odio il fatto che lei pensi di essere il mio “capo” perché suo marito è capo del mio. Mi limito a salutarla a malapena e cerco di cambiare strada tutte le volte che la vedo da lontano. Quando si avvicinava a me, cerco sempre una scusa per andarmene.
Un giorno davanti a casa, guarda la mia magnolia mi dice una cosa del tipo: “quella pianta va potata”. Siccome, come ho detto non ho proprio il pollice verde, e siccome non volevo star li a spiegare nulla, le rispondo una cosa del tipo: “si, ci penserà mio marito“.
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