Sono una donna che abita da sola con il proprio figlio.
Ogni giorno esco di casa alle 7:30 e rientro a casa verso le 19:30, dopo essere passata a prenderlo dai miei genitori. La mia vita è sempre uguale, sempre estremamente “piatta“.
Qualche sera fa, sono stata chiamata da un’amica che sta sistemando l’appartamento e mi sono offerta di andare a darle una mano, anche se questo avrebbe comportato il tornare a casa tardi. Accetto volentieri (ogni tanto qualcosa di diverso dal solito) e quella sera mi fermo qualche ora dalla mia amica.
L’ho aiutata ad imbiancare il soggiorno, quindi, tutta sporca di vernice vado a prendere mio figlio e arrivo a casa. Metto a letto il pupo e penso di andare a fare una doccia per togliermi di dosso la vernice. Mi sento quasi “in colpa” perchè ho fatto tardi, con la mia vita monastica so già che l’indomani mattina sarò in coma profondo.
Apro l’acqua e sto per entrare un doccia quando suonano al campanello.
Non ci posso credere! È quasi mezzanotte, sono nuda, piena di vernice, chi sarà a quest’ora?
Mi infilo un accappatoio e arrivo alla porta: è la vicina!
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