Quando ero bambino abitavo coi miei genitori e mia sorella in un condominio in cui la VDI era una signora che abitava con l’anziana madre nell’appartamento sopra il nostro e che per qualche motivo ci aveva preso di mira.
Fra i vari “dispetti” strappò e buttò a terra il fiocco azzurro che i miei avevano messo sul portone d’ingresso in occasione della mia nascita, rigò con una chiave la fiancata della nostra macchina, una volta che mia madre impegnata a badare noi figli piccoli aveva dimenticato le chiavi nella serratura del portone per letteralmente 5 minuti lei le rubò (ovviamente negando di averlo fatto), costringendoci a rifare la serratura e le chiavi nuove per tutto il condominio.
In ultimo versò dal suo terrazzo una secchiata di acqua e candeggina sopra i nostri panni stesi sul terrazzo di sotto, rovinandoci tutte le lenzuola.
Quel giorno sentii la prima parolaccia pronunciata da mio padre quando uscì sul terrazzo e urlò “STR**ZAAAAAAAAAAAA” in direzione del suo.
La cosa divertente è che, nonostante fosse certo che tutti questi dispetti fossero opera sua visto che veniva vista compiere i “crimini” o direttamente dai miei genitori o dai vicini che poi ce lo comunicavano, comunque se ci incrociava nel condominio ci salutava come se a vessarci fosse un’altra persona.
Il giorno che traslocammo per andare a vivere in una villetta scese per “salutarci” ma mio padre la liquidò con un “Senta… se ne vada a fanculo”
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