Vivo da sola da circa tre anni, in un complesso tutto sommato tranquillo, di famiglie rispettabili che tendono a essere attente a non disturbare chi, come la sottoscritta, lavora a turni.
Mi sono trasferita lì perché ho amato quell’appartamento da subito, coi suoi mobili chiari e la luminosità quasi accecante.
Famiglie rispettabili, dicevo; tutte, tranne la sua.
Il vicino di casa in questione vive con una moglie, una figlia e la madre. La figlia e la madre sono estremamente silenziose, cosa che non posso dire dei coniugi.
Hanno entrambi il vizio del bere e di rinfacciarsi le cose nei momenti in cui sono ‘su di giri’. Cosa che puntualmente capita all’una di notte e sempre quando ho la sveglia alle cinque del mattino.
Di solito con una mezz’ora di pugni sul muro la questione si esaurisce, ma l’apice è stato raggiunto qualche mattina fa.
Scendo ai garage per prendere l’auto e recarmi al lavoro, quando trovo un’auto in mezzo al passaggio, con la portiera del guidatore aperta. Da grande appassionata di true crime penso possa essere successo qualcosa, ma poi mi dico subito che è solo la mia immaginazione, sarà qualcun altro che, come me, deve partire presto e ha dimenticato qualcosa in casa. Comunque, ignoro di chi sia l’auto.
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