Io e mio marito abbiamo acquistato casa lo scorso anno.
Primo piano di una palazzina con un piccolo pezzo di giardino, un grande portico e una parte piastrellata. C’è una recinzione (la classica rete verde) che divide la nostra proprietà da quella del vicino.
La prima estate che abbiamo passato qui, non abbiamo potuto sfruttate lo spazio esterno per prendere il sole o per mangiare fuori: i lavori da fare erano tanti e non ci siamo mai potuti permettere un po’ di relax nel nostro spazio, soprattutto durante le 2 settimane di ferie in agosto, quando abbiamo dato fondo a tutte le nostre energie per finire di sistemare casa e giardino.
C’era un altro particolare che ci ha limitati da questo punto di vista: “la vicinanza dei vicini…. troppo vicini”. Non avevamo un minimo di privacy perché il nostro portico e la parte piastrellata erano vicinissime ai finestroni dei vicini. Ci sentivamo sempre osservati e ritenevamo la cosa fastidiosa; avevamo comprato anche delle sdraio e delle sedie da mare, per prendere un po’ di sole in estate, ma di fatto, complici gli impegni e la pochissima privacy, non le avevamo mai usate.
Quest’anno abbiamo comprato uno di quei teli ombreggianti e nei giorni di Pasqua, mio marito e un paio di amici hanno si sono dati da fare per montate il telone sulla rete. Avevo organizzato un pranzo fuori e mentre io e le amiche preparavamo il pranzo, gli uomini si davano da fare per mettere il telone verde.
Giunti a metà della recinzione è uscita la figlia della vicina con cui confiniamo. 25 anni circa, la ragazza vive a casa della madre, piuttosto giovane. Ha cominciato a urlare che non avevamo il diritto di mettere l’ombreggiante perché le facevamo ombra.
Ero in cucina, quando ho sentito le urla. Sono uscita di corsa, quando ho visto la vicina. Era rossa in volto e urlava come una matta, con la voce stridula e intimava agli uomini di togliere subito l’ombreggiante. Loro si erano fermati ed erano rimasti in silenzio a guardare questa scena di isteria. Aveva cominciato a insultarci senza che nessuno le avesse risposto, urlando anche che avrebbe chiamato i Carabinieri e la Polizia.
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