Abito in una casetta e “il vicino, più vicino, è lontano”
Siamo in collina e tra le due case ci sono circa 100mt, nonostante ciò non andiamo troppo d’accordo; ci conosciamo da quando eravamo ragazzi, ma diciamo che non abbiamo mai legato troppo neanche ai tempi. Semplicemente, ci ignoriamo.
La scorsa mattina alle 6 sento una macchina che arriva (è una via chiusa, quindi se passa una macchina, viene sicuramente da me). Ero ancora nel letto, mia moglie mi chiama dal piano inferiore dicendo che sta arrivando il vicino. Mi vesto e penso “che cazzo vuole questo?”
Nel frattempo lui scende dalla macchina, mia moglie ha aperto la porta e lo aspetta sull’uscio. Lui, timidamente si avvicina. Io scendo e vedo la scena.
Lui: “niente, volevo sapere se va tutto bene”
Io: “si, grazie, tutto ok, perchè?”
Lui: “ma siete proprio voi?”
Guardo dietro di me, come se dovesse esserci qualcun altro. Poi guardo mia moglie con sguardo interrogativo e riguardo il vicino pensando che si sia giocato quel poco di cervello che gli rimaneva. Sorrido e gli dico: “ma in che senso? Siamo noi, chi dovremmo essere?”
lui: “quindi il tuo nome è?”
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