Voglio raccontare la storia dei miei vicini di me**a.
Mi hanno tartassato un anno e mezzo intero, sgridandomi per qualsiasi cosa succedesse. Non sopportavano che qualcuno mi telefonasse, sentivano tutto!
Mi davano della matta se parlavo con le mie amiche e con mia madre.
Mio padre, purtroppo, è morto subito dopo essermi trasferita e loro hanno sparlo la voce che si era suicidato perché “non ci sopportava più” (mio padre è morto per tumore al pancreas).
Quando mia madre veniva a trovarmi, cominciavano ad urlare come se qualcuno li stesse scannando; era il loro modo di farci pervenire il loro disappunto quando mamma passava da me.
Il portone principale affaccia su un giardino interno vicino alle mie finestre. Quando i vicini rientravano in casa, si fermavano sotto le finestre e cominciavano a darmi della matta, sperando che io li sentissi.
È capitato spesso, magari mentre mi guardavo un film sul letto, con la mia cagnolina, che li sentissi urlare verso di me qualsiasi tipo di insulto.
Una sorta di stalking condominiale.
Erano arrivati al punto di urlare contro ci mi venisse a trovare, sostenendo anche che chiunque passasse da me, prima, avrebbe dovuto avvisare i vicini della sua presenza (soprattutto se si trattava di qualche ragazzo).
A volte la situazione si calmava per qualche giorno, poi, riconciavano senza sosta.
Una delle cose che li faceva impazzire era quando parlavo da sola con la mia cagnolina: per loro, sentirmi, era la dimostrazione che fossi pazza.
Non ho mai capito come potessero sentire ogni mio sospiro. Sono arrivati al punto di dare di matto perché avevo il singhiozzo, mi sentivano singhiozzare dal loro appartamento e secondo loro, la mia, era una mancanza di rispetto.
Aria
Succede grossomodo la stessa cosa ad una mia amica di 87 anni. I suoi nuovi vicini, arrivati meno di un anno fa, oltre ad urlare per qualsiasi cosa e a darle della matta registrano ogni conversazione, hanno piazzato telecamere per controllare ogni movimento e chiamano i carabinieri ogni volta che suppongono che si stia parlando di loro. Le hanno fatto scrivere da un legale perché hanno pagato dei lavori (secondo loro che dovevano essere suddivisi) e pretendevano un rimborso di quanto sborsato in nero. E poi minacce, minacce continue. Contro una vecchietta di 87 anni che purtroppo vive sola.