Il mio vicino infame è stato per 13 anni quello che lavorava nel forno della madre al piano terra della vecchia palazzina in cui abitavo, palazzina in un vecchio centro storico con altre palazzine intorno.
La mattina dalle 6 cominciava a litigare con la madre e la sorella, ad urlare quasi sempre ubriaco o alterato da altre sostanze psicotrope sconosciute. A nulla sono mai serviti esposti e denunce dei condomini che abitavano nella palazzina e dintorni, al che la gente ha cominciato a rendergli pan per focaccia.
Siccome, lavorando in un forno, la sua vita cominciava presto la mattina era solito andare a dormire presto (abitava a pochi metri dal forno) quindi la zona si animava la sera piuttosto tardi, gente che passata la mezzanotte rincasando in auto gli suonava il clacson sotto casa, chi passava con la musica a palla, un’altra ragazza che abitava sopra al forno svuotava i posacenere mentre passava lui sotto, chi fumava sul balcone gli tirava i mozziconi di sigaretta spenta (a volte anche accese), il tutto affacciandosi di soppiatto senza farsi vedere, inutile dire che conscio del fatto che tutto il mondo si stava rivoltando verso di lui ha smesso e tutti abbiamo ricominciato a dormire.
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