Salve a tutti, stasera mi sono deciso a scrivere per raccontarvi quello che sto vivendo da circa sei mesi con i vicini di condominio.
Premetto che il post sarà lunghetto, quindi vi avviso nel caso non avreste voglia di leggerlo, se invece fosse il contrario fatevi una tazza di thè o camomilla.
Da più di un anno è venuta a vivere una famiglia composta da una madre e due figli che purtroppo da quello che ho potuto capire uno di loro o entrambi non riesce a gestire.
Scrivo questo perché le mura di questi appartamenti rasentano davvero lo spessore delle mura in WASHI usato in Giappone, praticamente è come vivere tutti insieme ma senza vedersi. Fatta questa premessa, dico che ho la certezza che siano loro perché conosco tutti nel condominio e loro sono gli ultimi arrivati.
Non poche volte nell’arco di questo anno ho subito sentendo delle fragorose liti o alzate di voce, con annesse parolacce e insulti pesanti tra genitore e figlio/i, come pure le lamentele dei figli che in casa si sentiva ogni rumore, come pure non è mancata la musica trap ad alto volume, che personalmente detesto perché spesso trasmette messaggi sbagliati.
Non ho mai visto uno dei figli andare a conferire la mondezza, MAI, ma sempre e solo la madre. Ho aperto questa parantesi, perché seppur la madre si sforza di educarli, ne esce sconfitta e i/il figli/o escogitano sempre qualcosa, per controbattere od opporsi al genitore o addirittura a noi e gli altri vicini provocandoci o dando fastidio di proposito.
Noi da parte nostra non abbiamo mai risposto pan per focaccia ne voluto dirgliene quattro per insegnare un minimo di educazione ai/al figli/o, poiché non spetta noi e i figli ragionano come gli asini e pensano che magari un normale rumore di (doccia, rassettare casa, dare i croccantini al gatto, radersi, etc) sia per dispetto. Poiché loro urlano, cantano, sbattono la tavoletta del wc forte o la porta, appena sentono qualcosa che non gli piace per dispetto.
Ovviamente ripeto, noi facciamo la nostra vita, addirittura per non infastidire i vicini abbiamo una sorta di calzini antistriscio alle sedie, perché non vogliamo disturbare, figuratevi se vogliamo dare fastidio di proposito o non facciamo attenzione.
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