Viviamo in un quartiere tranquillo, dove due vicini, Alessia e Marco, condividevano una rivalità che sembrava non avere fine. La fonte della loro disputa era un piccolo vicolo che divideva le loro case. Entrambi desideravano estendere i loro giardini, e il vicolo era diventato il campo di battaglia di anni di litigi e discussioni.
Al centro di questa storia c’era un vecchio albero di noce, soprannominato affettuosamente “Alberto”. I rami di Alberto si protendevano sopra il vicolo, fornendo un’ombra piacevole durante le giornate assolate. La particolarità di Alberto era che nessuno aveva mai osato tagliare i suoi rami, e questi si estendevano in modo intricato sopra il vicolo, diventando un punto di incontro visivo tra le case di Alessia e Marco.
Un giorno, durante una riunione di quartiere, un giovane paesaggista di nome Luca propose un progetto di riqualificazione del vicolo. Al posto delle continue dispute su chi avesse il diritto di utilizzare quel terreno, Luca suggerì di trasformare il vicolo in uno spazio comune, un giardino condiviso per tutti i residenti del quartiere.
Alessia e Marco, inizialmente scettici, alla fine decisero di dare una possibilità all’idea di Luca. Lavorarono insieme con gli altri vicini per trasformare il vicolo in un giardino con fiori colorati, panchine accoglienti e persino un piccolo spazio per eventi comunitari.
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