Il mio vicino di casa è un ex Generale dell’Esercito Italiano in pensione, che vive esattamente sopra di me. Alla veneranda età di 80 anni, il Generale è ancora un uomo pieno di energia, estremamente colto.

Passa gran parte delle sue giornate davanti al computer a scrivere saggi, poesie e grandi pensieri filosofici che poi pubblica sul suo account Facebook.

Nonostante sia in pensione da diversi anni, il Generale ha la sveglia ogni mattina che Dio comanda alle 5:00. Il Generale è quasi completamente sordo e per questo motivo, da tre o quattro anni, aveva una di quelle sveglie vintage a martelletto. Quando la sveglia suonava era un infarto sia per me sia per tutta la palazzina.

Un trillo assurdo che durava in eterno e sembrava rimbombarti dentro le orecchie. Dio solo sa i salti che ho fatto nel letto. Ovviamente, non sentiva ed era la moglie (che dorme in un’altra stanza), che doveva andare a fermare quell’aggeggio infernale prima che svegliasse anche quelli del palazzo di fronte.

Quelle sveglie meccaniche dovrebbero essere considerate illegali: armi acustico-psico-marron-danneggianti e proibite dalla convenzione di Ginevra, soprattutto se usate in palazzi fatti con pareti di carta velina. Ogni mattina un trillo micidiale mi buttava giù dal letto, mentre il cuore cercava di riprendersi da un micro infarto che, prima o poi, mi sarebbe stato fatale.

Forse però, peggio dei campanacci c’era quel maledetto TIC-TOC, capace di entrarti nelle ossa e nel cervello, scandendo ogni secondo come uno strumento di tortura psicologico, capace di distruggere ogni sogno, ogni pensiero. Mi immaginavo il Generale interrogare il nemico dicendogli: “non potrai resistere a lungo, troveremo il modo di farti parlare”, per poi rinchiudere il prigioniero in una cella in compagnia della sua stramaledetta sveglia.

I tappi per le orecchie, ottima pensata. Ne ho provati diversi ma, sinceramente, mi davano un fastidio assurdo (a me fanno anche male), per cui il rimedio era peggio del danno. Così ho passato, per tre o quattro anni, le mie notti con quell’aggeggio infernale che scandiva ogni mio momento di riposo. Poi un giorno succede qualcosa che cambia la mia vita, o meglio, avrebbe dovuto cambiarla.

Il Generale ha due figlie che vivono piuttosto distanti, una delle due viene a trovare i genitori. In quel momento non sapevo che la figlia era stata fermata da altri vicini che si lamentavano dell’eccessivo rumore alle 5 di mattina (beati loro, forse non sentivano il ticchettio).

Il problema, infatti si era verificato soprattutto nell’ultimo periodo, con il peggiorare dell’udito dell’uomo. Inizialmente, il Generale sentiva il trillo e riusciva a spegnerlo prima che questo svegliasse tutta la palazzina, ma ultimamente quel suono non smetteva fino a quando la carica a molla non si era esaurita, rischiando di far esaurire anche me. In ogni caso, la figlia aveva capito immediatamente il problema e si era adoperata per porre rimedio alla situazione.

A quel punto, avrebbe potuto comprare una radiosveglia di quelle con le lucine rosse o verdi che tutti abbiamo avuto di fianco a noi almeno una volta nella vita, oppure una di quelle sveglie che fanno quel beep beep fastidiosissimo, magari che proiettano l’ora sul muro ma no…. Signori e signore, la genialata della figlia del Generale è la cosa più stupida che tu possa regalare a una persona sorda: Alexa!

Sto uscendo di casa e la incontro proprio mentre sta parlando col vicino (quello che si è lamentato per l’eccessivo rumore).

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  • ...perchè non hai mai visto il mio film preferito: "questione di tempo", nel quale il padre inglese dice al figlio "la più bella canzone cantata da un Italiano con un gatto morto in testa"

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