Babbo Natale

Apre lui la porta ed entra: sono completamente nudo!

Mi avvicino grattandomi una chiappa, prendo il sacchetto con la mano neutra, afferro con quella appena stata in villeggiatura sulle mie chiappe la sua scuotendola vigorosamente esclamando “scusa la tenuta, ma tanto fra uomini… ho sudato male in macchina e mie è venuta un’irritazione sotto i testicoli e devo far prendere aria!”.

Si ritrae inorridito.

Ma non era una vittoria. Mi ero solo guadagnato un’estate tranquilla.

A Natale, ipotizzando che complici le fresche temperature i miei testicoli sarebbero stati ormai guariti o caduti per sempre, il vecchio decise che era il momento del gran colpo.

Vigilia di Natale, bambini di 5 e 3 anni. Citofona mentre stiamo cenando, cosa che sappiamo non fermarlo. Insomma è Natale, dai apro.

Piomba in casa vestito da Babbo Natale, saluta tutti, va dai bambini e gli dice di esser venuto a portare i loro doni. Non riesco a capire il dramma che si sta per consumare e sono li pietrificato perché non so cosa fare, è una situazione a cui ero impreparato. Avrei potuto gestire uno Zombie, il vero Babbo Natale, un attacco atomico, ma nel mio cervello non ci sono protocolli di sicurezza per quella situazione.