Dopo qualche giorno suonano alla porta: è lei.
In lacrime ma gridando sul pianerottolo, parla nel suo idioma di cui io capisco ben poco, sventolando la lettera arrivatale dal mio legale, poi qualche parola di italiano la inanella; sosteneva che avevo causato un trauma a lei e la figlia con la lettera dell’avvocato.
Morale? Dopo qualche tempo in cui era quasi sopportabile, chiama il mio legale e dice che si vuole accordare sul risarcimento:
Io accetto e uso i soldi per trasferirmi, e adesso dove sto non vola una mosca.
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