L’ultima volta che li ho incrociati, lei ha fatto un movimento con la mano tipo saluto da lontano, con lo sguardo che diceva “dai, dimmi qualcosa”.
Io ho sorriso come si sorride a una stampante che funziona: per educazione, ma con diffidenza.

Ora il basilico lo innaffio da dentro casa.
Con lo spruzzino.
Dal vetro.
Ho tirato giù la tenda a metà.
Lei resiste.
Il tizio no.
Non si vede più.

Credo che abbia abbandonato la missione.
O magari ha capito.
Che non sono il protagonista della sua commedia romantica.

Sono solo uno.
Con un balcone.
E del basilico.

Page: 1 2

Leggi l'articolo completo
Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Non sappiamo il suo nome.

All’inizio sembravano cose da niente. Un foglio qua, uno là. Stampati, mai scritti a mano.…

55 anni ago

La signora Rita

La signora Rita abita all’interno 2, piano terra. Non ha incarichi, non ha potere formale,…

55 anni ago

Gentile, ordinata, sorridente.

Sara era il tipo di coinquilina che non ti dà mai un motivo concreto per…

55 anni ago

Condividevo casa con Andrea.

Coinquilino apparentemente normale, tendenzialmente silenzioso, lavorava da casa, mangiava pasta al pesto tre volte a…

55 anni ago

Convivevo con Paolo.

Convivevo con Paolo. Trent’anni, educato, informatico, zero conflitti. Uno di quelli che non danno mai…

55 anni ago

La signora Marilena

La signora Marilena abita al piano sopra il mio. Vedova da anni, sorriso perenne, voce…

55 anni ago