L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini da sogno

Ciao Ciao!

Passano altri giorni, mi sto preparando per andare al lavoro. Guardo in direzione della finestra, come ormai faccio in continuazione. La vedo e mi sta già salutando. Mi faccio coraggio, apro la finestra e urlo: “CIAOOOOOO”, troppo distante, non mi sente: tra di noi c’è il traffico della città che copre il mio saluto.

A quel punto, comincio a saltellare e a sbracciare per farmi notare. Lei si ferma apre la finestra. Io felice come un bambino urlo ancora: “CIAOOOOOO”.  Per la prima volta sento la sua voce: “CIAOOOOOOO”

Impossibile parlare da questa distanza. Chiamo al lavoro dicendo che tarderò. Sono piuttosto timido e imbranato con le donne, ma ho il cognome della donna che abita li.

Mi precipito fuori, attraverso il viale e arrivo ai citofoni, suono.

Risponde una voce di donna: “chi è?

Io, con la voce un po’ balbettante: “s s s sono Lorenzo, qu qu quello che abita dall’altra parte della strada. Ci siamo salutati prima”.

Lei: “ah si, capito grazie per il saluto, ma cosa vuoi?”

Io rispondo: n n nulla, vorrei solo conoscerti, è possibile?”

Lei: “no, guarda, scusa ma sto lavorando e poi non sono interessata

Ecco un altro VDI:   Il Capodanno in quarantena coi vicini stron*i

Io ci rimango male e le dico:ma come, mi saluti sempre dalla tua finestra” .

A quel punto lei mi dice:

“ah ho capito sei quello che saluta quando…. LAVO I VETRI!

In quel momento preciso realizzo che sono il più grande cogxxxxx che esista sulla faccia della terra.

Per mesi mi ero illuso che mi stesse salutando; stava solo lavando i vetri….

Per la cronaca: ho incontrato la tizia, lei non mi ha riconosciuto (credo), vista da vicino… beh, ho fatto finta di non conoscerla anche io.

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