I miei vicini, famiglia del luogo, con padre di 85 anni, figlia (da sempre disoccupata e mantenuta) di quasi 50 anni, convivente di lei, circa 60 anni. Sempre fuori in terrazzo a controllare chi passa per la via e litigare ogni due per tre con tutti.
Io e la mia compagna decidiamo di comprare l’appartamento sotto a questi, ignari dei problemi che ne sarebbero conseguiti (visto che nessuno ci ha avvisato).
Il terzo giorno, alle 22.20 ci suona il campanello la figlia, per dirci “l’appartamento che avete comprato non è abitabile, perché è segnato come magazzino in catasto” (gli ex proprietari ci hanno vissuto per 42 anni, ovviamente legalmente).
Quinto giorno nella nuova casa: ci arriva una lettera da un avvocato, che ci intima che dobbiamo rifare il tetto, causa conseguenze penali.
Sesto giorno: il mio cane abbaia troppo quando noi siamo via per lavorare. Metto le telecamere e inizio a controllare: nei 15 giorni successivi alla loro affermazione, il cane ha abbaiato ben 8 volte in 15 giorni, e per periodi di massimo 12 secondi.
Venticinquesimo giorno: veniamo chiamati in Comune per risolvere la disputa “l’appartamento è un magazzino”, alla presenza di Sindaco, architetto comunale, due impiegati dell’ufficio catasto: il Comune si prende una denuncia dall’avvocato di lei, perché non le hanno presentato la documentazione relativa al NOSTRO appartamento.
Potrei andare avanti all’infinito, ma questo è stato solo il primo mese. Ora abitiamo lì da quasi 3 anni, e stiamo aspettando di poter rivendere l’appartamento (sempre che qualcuno non si faccia male prima).
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