Spariscono come se fossero stati assunti da una setta.

Poi tocca al tappetino: è sempre bagnato solo sul mio lato.
Anche se entro per primo.
Non ci sono perdite, né docce accese. Solo… umidità preventiva.

Inizio a usare le mie ciabatte da doccia.
Il giorno dopo, le trovo invertite.
Sinistra al posto della destra. E viceversa.
Sottilissima crudeltà.

Punto al contrattacco.
Cambio posto ai nostri due portasapone.
Lui finge di non notare.
Ma il giorno dopo, il mio shampoo è pieno d’acqua.

Mi vendico con l’ultima arma: la tazza del bagno.

Abbasso la tavoletta. Sempre.
Ogni volta.
Anche quando non serve.
Lui alza. Io abbasso. Lui alza. Io abbasso.
In silenzio. Per giorni.

Una mattina mi sveglio e trovo un rotolo di carta nuovo, ancora incellofanato, dentro la doccia.
E il mio spazzolino… spostato di due millimetri verso il centro.

Page: 1 2 3

Leggi l'articolo completo
Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

“UHUH! UH-UHUH!”

Tutto è cominciato quando il signor Di Blasi ha deciso di comprare un pappagallo. Nulla…

55 anni ago

Non due scarpe.

Nel mio condominio c’era un problema: il vicino del primo piano lasciava le scarpe fuori…

55 anni ago

Pianta

Tutto è iniziato con una pianta. Una pianta di rosmarino messa da me sul pianerottolo,…

55 anni ago

È il condominio. Nessuno ti parla. Ma tutti ti vedono.

Quando mi sono trasferito, avevo fatto il proposito di non farmi notare. Entrare, uscire, pagare…

55 anni ago

Lasciava biglietti.

Nel mio vecchio condominio abitava il signor Rinaldi, quarto piano, pensionato con troppo tempo libero…

55 anni ago

5 anni e alcune storie sul mio coinquilino

Quando mi sono trasferito a Bologna per lavoro, ho trovato casa con un ragazzo conosciuto…

55 anni ago