C’è un tizio nel mio condominio, un vero e proprio campione di cretinate.
Da anni inonda i social con un fiume di disinformazione su qualsiasi argomento: da Bill Gates a Soros, dal 5G agli illuminati, dal terrapiattismo ai no-job.
Immaginate un vortice di teorie assurde, meme complottisti e bufale che prendono vita sotto i suoi pollici.
Certo, non posso negare che a volte mi diverta a leggere i suoi post.
Sono come una specie di parodia della realtà, così assurdi da risultare quasi comici. Quasi. Perché poi mi rendo conto che c’è gente che prende sul serio queste fandonie, alimentando un clima di odio e diffidenza che fa rabbrividire.
Ho provato a parlarci, a fargli capire che le sue teorie non hanno alcun fondamento, ma è come parlare al muro. Lui è convinto di possedere la verità assoluta, l’unico a conoscere i segreti nascosti del mondo. E noi, poveri illusi, siamo solo pedine di un oscuro complotto orchestrato da chissà chi.
A causa dei sui post delirante, FB con una certa periodicità, gli blocca l’account per un certo periodo di tempo.
E così che ci incontriamo magari per le scale e si sfoga raccontandomi che sicuramente ha un bastardo tra i suoi amici di FB che lo segnala in continuazione ed è per colpa sua che viene bloccato.
Mi racconta anche di quello che gli farà se mai dovesse scoprire chi è.
Ehm.
Confesso, l’infame sono io
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