Convivevo con Paolo.
Trent’anni, educato, informatico, zero conflitti.
Uno di quelli che non danno mai fastidio… finché non cominci a notare i dettagli.
La prima volta che l’ho percepito è stato con lo yogurt.
Io ne compro uno alla vaniglia, marca economica.
Due giorni dopo, lo trovo identico nel suo ripiano del frigo.
Coincidenze. Mi dico.
Poi compro biscotti integrali al farro.
Tre giorni dopo: stessi biscotti. Stessa marca.
Metto su la lista della spesa sul tavolo, la dimentico lì.
Rientro, e Paolo sta pelando carote e ha già acceso il forno per una torta salata che avevo scritto tra le cose da provare.
All’inizio mi fa quasi piacere.
È come avere un piccolo fan silenzioso delle mie scelte alimentari.
Poi però comincia a diventare inquietante.
Compro una birra artigianale strana, con l’etichetta in tedesco.
La trovo il giorno dopo, doppia, nel suo armadietto.
Faccio la spesa con lo scontrino ancora in tasca, lo lascio sopra la lavatrice.
Trovo sul suo ripiano quattro delle cinque cose che ho comprato.
La goccia è arrivata con il tofu.
L’ho preso una volta sola, per una ricetta che poi non ho nemmeno fatto.
Paolo, che fino a quel momento aveva vissuto a pizza surgelata e salumi, improvvisamente diventa vegano part-time.
Comincia a cucinare curry, riso basmati, ceci decorticati.
Gli chiedo: “Da quando ti piace il tofu?”
Lui, serissimo: “Mi è venuto spontaneo.”
Sì. Spontaneo… dopo che l’ho comprato io.
Così inizio a fare esperimenti.
Page: 1 2
📱 Gruppo “Condominio Scala B – SERIO” 🕒 19:07 Rosy PT: Scusate se scrivo, ma…
3 marzo La vicina del piano di sopra ha bussato per dire che aveva visto…
La signora Bianca vive al primo piano, in fondo al corridoio. Una presenza costante ma…
Nel mio quartiere la raccolta differenziata è diventata una religione. Non per tutti. Solo per…
Abito in una palazzina tranquilla, nessuna vera emergenza da anni. Gente normale, vite più o…
Non ho mai dato molta confidenza ai vicini. Non per antipatia, semplicemente... non ne vedo…