L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, vicini incivili

Costiera Amalfitana

Acquisto il mio attuale appartamento con mia moglie nel 2004. Ci trasferiamo ufficialmente a maggio del 2005, il giorno dopo esserci sposati. La mattina successiva partiamo per una mini-luna di miele di 1 settimana sulla Costiera Amalfitana, il viaggio di nozze vero lo faremo mesi dopo.

Raggiungiamo la Costiera con un pullman che parte dalla nostra Città. È uno di quei tour un po’ “fantozziani” con un viaggio che dura un’eternità e gente che si conosce da una vita che ride, scherza e fa casino come una scolaresca in gita. Che ce frega? Noi ci siamo sposati il giorno prima e non ci interessa nulla né della meta né della compagnia.

Dopo un viaggio estenuante arriviamo a destinazione. Check-in e scena assurda. Non ricordo esattamente le parole che furono usate in quell’occasione, ma più o meno, le cose andarono in questa maniera:

La ragazza alla reception sta parlando con un ospite della struttura, quando un uomo sui 40 membro del nostro gruppo, comincia a dirle con fare agitato e arrogante:

Ecco un altro VDI:   Rullo di tamburi.

Ohhh, ascolta, ho bisogno che…“.

La ragazza lo interrompe, sorride dolcemente e risponde:

Mi scusi, finisco col signore e sono subito da Lei”.

L’uomo non gradisce la risposta e a quel punto comincia a schioccare la dita, per diverse volte, davanti alla faccia della poveretta, mi sentivo male per lei, se l’avesse fatto a me, gli avrei dato un p*gno in mezzo agli occhi all’istante.

Ohhhh dico a te, ma ci senti? Ho bisogno di assistenza e subito!!!!”

La ragazza è davvero carina, occhi neri molto dolci, bel sorriso che per un istante svanisce, anzi, il viso si contrae; alza una mano in direzione dell’uomo, fa schioccare le dita una volta, forte. Ha lo sguardo che è diventato glaciale, la voce ferma, decisa:

“Signore, sono occupata con un ospite, aspetti qualche minuto e sarò da Lei”

CONTINUA SU PAGINA 2

Lascia una risposta