Il mio vicino di casa litiga con la compagna. Lui se ne va, lei se ne va, lui torna. Non sa che lei se n’è andata e non ricevendo risposta dal citofono in strada sfonda con dei calci il portoncino d’ingresso condominiale. Sale al piano dove abita e inizia a bussare alla porta. In tutto questo sono le 23 del 1/1.
Urla e prende a calci la porta. Lui stesso chiama la polizia per farsi aprire, mentre noi si spera che se lo portino via.
Niente, nulla da fare. Non lo aiutano.
Stessa sorte con l’ambulanza.
Alle 2 di notte sentiamo che rompe una bottiglia e poi il silenzio. Al che penso: “Finalmente se n’è andato”. Provo a dormire, ma alle 2:20 a sirene spiegate arrivano i vigili del fuoco e sento un certo movimento davanti alla porta di casa mia.
Aveva dato fuoco alla carta del “cassonetto raccolta carta” e aprendo la porta mi consigliano di chiuderla perché stanno spegnendo l’incendio.
Morale della favola: portoncino sfondato e muro della scala annerito.
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