Ogni volta chiamava dando direttive neanche fossimo camerieri, ignorando se avessimo da fare o meno.
Mangiava senza permesso le cose che nostra madre preparava per pranzo (lei aveva il turno la mattina, quindi ci preparava qualcosa e andava) e quando le si chiedevano spiegazioni negava davanti all’evidenza.
A lavori finiti regalò ad amici e parenti alcune cose che ci eravamo portati da lei. Mia sorella aveva un set di peluche che si era fatta regalare per il compleanno, erano parecchio costosi e lei senza ritegno li regalò alla pronipote. Quando chiedemmo spiegazioni lei disse: “Qui peluches non ce ne sono”.
Da lì i miei cominciarono a prendere le distanze.
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