L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini Pazzi

È semplicemente Lui.

Non so come si chiami di preciso.
Sul citofono c’è scritto solo “C. Bianchi”, ma nessuno l’ha mai sentito dire “ciao, sono Carlo” o “sono il signor Bianchi”.
È semplicemente Lui.

Mani sempre dietro la schiena, passo lento e controllato, come se stesse sempre per intervenire a un TG.

Lui è ovunque.
Appare quando stai portando giù la spazzatura.
Quando ricevi un pacco.
Quando scendi con le buste dell’Esselunga che toccano a malapena il pavimento.

Non dice mai frasi intere.
Solo sentenze brevi, tipo:

“Pesante, la plastica.”
“Quel furgone è stato lì 11 minuti.”
“Le tende al primo piano cambiano troppo spesso.”

Non è l’amministratore del condominio.
Ma ha una mappa mentale delle infrazioni morali commesse da ogni singolo inquilino.

Una volta ha pizzicato un ragazzo che buttava il vetro nel bidone della carta.
Non ha detto nulla.
Tre giorni dopo è comparso in bacheca un foglio stampato con la scritta:

“CHI INQUINA, INVECE DI RISPARMIARE TEMPO, DOVREBBE RIFLETTERE SU COSA BUTTA NELLA VITA.”
Firmato: “CB”

Ecco un altro VDI:   Come si dice "se il buongiorno si vede dal mattino"...

Un’altra volta ha notato che una signora usciva ogni sera alle 22:30. Nessuno sa dove andasse.
Lui, invece, lo sapeva.
E lo diceva con un certo tono, tipo:

“Esce di sera… rientra col rossetto nuovo.”
Come se fosse una prova schiacciante in un processo penale da balcone.

Non ha amici. Solo consigli non richiesti.
Una volta, mentre stavo pulendo la macchina con le salviette, si è avvicinato e ha detto:

“Così non pulisce. Così nasconde.”
Poi è rientrato a casa senza spiegare.

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