Sono praticamente cresciuto con i miei vicini.
I miei genitori erano entrambi calabresi e vivevamo in una palazzina di 8 famiglie tutte provenienti dallo stesso paesino, tutti in affitto.
Questa particolare situazione si era venuta a creare col passaparola di quelli che emigravano al nord con frasi del tipo “Io vado a X, dove pinco pallino mi ha detto che si è trovato bene e mi ospita fino a quando non trovo lavoro” e via andare.
Praticamente dopo pochi anni, tutto un quartiere si era trasferito dal sud al nord.
Erano tempi duri ed entrambi i miei genitori lavoravano per pagare l’affitto e le rate del terreno dove sarebbero sorte le future case di ogni famiglia.
Scordatevi mutui et simili si parla di accordi fra persone e/o cambiali, la vita era dura.
Eppure nonostante i miei fossero sempre via cosi come quelli di altre famiglie non tutti trovavano lavoro e quindi si era deciso che chi restava doveva badare ai bambini di tutti.
Insomma un asilo fai da te per nulla regolare, ma che mi ha regalato un’infanzia si difficile, ma piena di cuore, perseveranza e capacità di adattamento che oggi si vede poco.
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