Mi sono appena iscritto e oltre a un celato mal di stomaco da nervi leggendo ciò che raccontate voglio raccontarvi la mia esperienza.
Sto costruendo casa mia al centro di un terreno per non avere vicini ma nel frattempo ho preso in affitto una villetta con un vicino sulla 60ina che non appena mi ha visto trasferirmi e fare dei lavori di manutenzione con i miei dipendenti ha iniziato a stalkerizzarmi chiedendomi continuamente cose che avrebbe dovuto chiedere all’effettiva padrona di casa.
Sono una persona estremamente educata e rispettosa del prossimo e quindi l’ho assecondato e gli ho fatto parecchi favori e lavoretti a spese mie, tanto gli operai erano già li e due ore in più non mi cambiavano la vita.
Ma arriviamo a quando ho trovato la pace: È un lunedì di giugno alle 7:05, orario in cui entro in doccia. Apro l’acqua e niente, no acqua, avevo un appuntamento di lavoro importantissimo con dei clienti dalla Germania.
Chiamo sindaco, vice sindaco, acquedotto e tutta la madonna santissima, che si mettono a disposizione per aiutarmi a capire cosa fosse successo, quando dopo un paio d’ore mi ricordo che la padrona di casa mi aveva detto che le tubazioni e l’arresto dell’acqua della casa erano nel terreno del vicino.
Mi metto una tuta e vado verso il suo cancello e già da lontano inizio a vedere operai all’opera. Chiedo come gli sia venuto in mente di chiudermi l’acqua a quest ora e mi risponde che a casa sua non arrivava acqua e che per sicurezza aveva chiuso anche la mia conduttura, aggiungendo che avrei dovuto contribuire alle spese per l’ asfalto che aveva dovuto rompere perchè ci passava anche la mia conduttura.
Non ci ho visto più, l’ho preso per il colletto e appoggiandolo poco delicatamente al furgone gli ho detto che se ci riprovava a staccarmi l’acqua senza avvertirmi e a quell’orario lo ficcavo di testa nella tubatura e lo lasciavo li senza sensi.
E ragazzi, da quel giorno io vivo tranquillo senza nessuno che mi aspetta sulla recinzione, senza nessuno che mi parla quando faccio i lavori in giardino e senza nessuno che si permette a chiamarmi giovanotto o a staccarmi l’acqua.
Questo per dirvi che bisogna sempre essere educati, ma alcuni scambiano l’educazione per debolezza e bisogna ricordargli che la pazienza ha un limite.
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