Quando ero una giovane universitaria abitavo in un palazzo un po’ “andante ” con un numero imprecisato di appartamenti molti dei quali occupati da altri in studenti, ma in quello accanto a noi abitava una famiglia.

Un giorno la signora mi bussò per rimproverarmi del fatto che stendevo la mia biancheria intima in bella vista sul balcone e pare che ciò fosse una provocazione al marito sessantenne e ancor di più al figlio, sul quale mai avevo appoggiato gli occhi manco per sbaglio.

Preciso che si trattava di mutande in cotone con le fragole disegnare non di perizomi di pizzo. Mi fece un discorso degno del 1800 dal quale si evinceva che ero oramai compromessa e che avrei dovuto accollarmi il figlio, se non volevo restare sola a vita.

Quando le dissi che ero fidanzata temetti per l’incolumità mia, delle mie mutandine e del mio fidanzato.

Leggi l'articolo completo
Redazione

Recent Posts

La pazienza ha un limite

Quando ho acquistato questa casa ero al settimo cielo. Un appartamento molto grande e luminoso…

55 anni ago

L’avvocato

Ciao Vicino da incubo, vi aggiorno sulla mia storia (non so se avete ancora i…

55 anni ago

La secchiata

Salve, vorrei raccontare se possibile la mia esperienza con il mio vicino da incubo....abito in…

55 anni ago

Infrattati

Innamorato perso della mia vicina di casa. Io single, lei sposatissima. Abbiamo una relazione clandestina…

55 anni ago

Il manipolatore

L’anno scorso ho comprato una casa in un cortiletto (Personalmente non lo avrei fatto, ma…

55 anni ago

L’imbarazzata

Successo domenica: grande palazzo di una Città del Nord con parcheggio condominiale molto ampio recintato…

55 anni ago