Firmato “alcuni condomini del terzo e quarto piano”.

Chi voleva un cartello che invitasse a “richiami contenuti”.
Uno ha suggerito il laser, per farlo rientrare in casa senza urlare.
Un altro ha proposto di addestrare il gatto al rumore delle chiavi.
Ad un certo punto era piu per ridere che per proposta.

Alla fine non è stato votato nulla.
Solo confusione.
E una frase in chiusura dell’amministratore, detta mentre metteva via i fogli:

“Spero almeno che il gatto fosse in casa…”

Da allora la signora ha iniziato a chiamarlo un po’ più piano.
Non troppo.
Ma senza eco.

Il gatto?
Stessa scena di sempre: affacciato, fermo, con lo sguardo di chi sa benissimo dove sta…
ma non ha alcuna intenzione di rientrare.

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