L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

fresco come una rosa

Passavo tranquillamente sotto i portici quando mi ha incontrato, io di corsa, rientravo dal lavoro, lei semidistesa sulla panchina dei portici boccheggiava come un pesce fuor d’acqua. Dopo averla salutata come sempre, lei mi ha solo detto: “io me so intesa male oggi” io, stupidamente le ho risposto con un sorriso:  “cavolo, mi dispiace, va meglio adesso?”

Non l’avessi mai fatto… lei, probabilmente fraintendendo il mio sorriso, è partita con un sermone folle che si può riassumere con le sue parole finali: “sò i soggetti come te che se ne stanno a fregà di li cambiamenti der clima, perché tu nun soffri er cardo, vero??

Dopo questa cosa che mi ha lasciato a bocca aperta, ha finito i suoi deliri con il solito: “senti, senti qui quanto sono sudata”, indicando gli aloni sotto le ascelle e sotto il seno.

A quel punto, forse il caldo ha giocato un brutto scherzo anche a me e le ho risposto la cosa più semplice e goduriosa che puoi rispondere a una vicina:

Ecco un altro VDI:   La famiglia iper-cattolica.

“ahhh Robbè,eh mò, però mai rotto er caz*o”

Mi sono girato e me ne sono andato.

Mentre me ne andavo (non ho voluto andare oltre) ho sentito che mi diceva a mezza voce: “si, vabbè, nun te incazzà, ho detto che er cardo è anche corpa tua, nun ho detto che hai ‘mazzato quarcuno!”

Ala fine mi sono fatto una risatina, mi dispiace per la reazione, posso capire che per qualcuno il caldo è insopportabile ma.. non rompete al prossimo 🙂

Ci tengo a precisare che, se mi avesse in qualche modo “rimproverato” perchè uso un condizionatore in casa, al limite (ma davvero al limite) avrei anche potuto capire…. ma “accusarmi” di essere complice di cambiamenti climatici, perchè non soffro il caldo, è da delirio!

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