Quando quella famiglia è arrivata a vivere qui, sopra di noi, li abbiamo accolti come vecchi amici. Ci siamo sempre mostrati disponibili senza mai cercare di essere invadenti ed è nata una bella amicizia, sia tra noi che tra i nostri figli.

Spesso uscivamo insieme e quando si poteva ci sia aiutava a vicenda, anche nelle piccole cose. Un rapporto molto bello, molto sano che è difficile riuscire ad avere con dei vicini.

Certo, abitavano sopra di noi e spesso si sentivano, ma non era colpa loro: vivevano e sappiamo tutti come certi edifici siano costruiti “a schifio”, per cui, ogni tanto, ci armavamo di pazienza e sorridevamo davanti ai rumori.

Tutto bene, un rapporto idilliaco che prosegue per qualche anno, fino a quando… mio figlio e la figlia dei vicini si innamorano.

La storia va avanti un paio d’anni, i rapporti tra noi ed i vicini si fanno ancora più stretti. Non passa giorno che non ci si senta al telefono o non ci si veda per mangiare qualcosa insieme. Sono molto felice per i due ragazzi ma il rapporto con i vicini, per me, diventa un po’ troppo opprimente.

Comincio a trovarmeli dentro casa praticamente sempre e sono piuttosto invadenti. Ricordo un giorno quando il padre della ragazza apre uno sportello della cucina dicendo “c’è qualcosa da mangiare, che non ho fatto colazione?” La cosa mi da particolarmente fastidio e gli rispondo che “può chiedere a me se ha fame, posso preparare qualsiasi cosa, ma non mi piace che apra gli sportelli della mia cucina”. La risposta è stata: “ehhh, quanta formalità tra di noi; siamo consuoceri.

A parte il fatto che i ragazzi non sono sposati e sono molto giovani (mio figlio M. ha 25 anni, la ragazza ne ha 21), ma anche se fosse, con che diritto questo piomba dentro casa mia e apre gli sportelli? Non me ne capacito e ne parlo con mio marito: questa cosa è piuttosto pesante. Mio marito è d’accordo con me, ma per il bene dei ragazzi, evitiamo di tirar fuori questo nostro disagio.

Poi però, succede qualcosa….

I due ragazzi decidono di sposarsi!

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