L’appartamento di fronte: Il cerchio si chiude.
Nel corso dei precedenti post ho elencato il nome degli inquilini dell’appartamento di fronte.
Un appartamento che grazie alla bravura da talent scout del suo proprietario è stato popolato da personaggi insoliti, rumorosi, grotteschi, inquietanti, bellissimi o, a volte, violenti e criminali.
(Nelle puntate precedenti)
Vi ho narrato della coinvolgente storia d’amore tra la lap dancer e il piccolo e dolce Zoran, il centauro trasportato dal suo triker arancione,.
Vi ho descritto le vicende turbolente e gli affari illegali di “Don Eladio e i Baby Narcos” e la triste fine della sua fidanzata.
Ho recentemente elogiato le prestazioni pirotecniche dei maghi del doppiaggio, gli eccellenti trombatori della Porno Valley.
E nella scrittura di quasi tutti i post vi ho tenuto informati sulle costanti e pesanti – come macigni sul cuore – delusioni che giorno dopo giorno mi fa provare il presunto serial killer Dexter.
Un inquilino su cui abbiamo scommesso tutti quanti perché i predecessori ci hanno donato situazioni indimenticabili.
La storia che vi andrò a raccontare è la più raccapricciante.
Vi prego, non andate avanti se avete stomaci deboli!
È pur sempre una storia d’amore, la storia di Giulietta e del suo Romeo e come sapete già la storia di zio William non finisce bene.
Una storia macchiata di rosso, una storia splatter, una storia orrenda.
Quindi anche se solo la noia vi ha suggerito di fermarvi, bene, fatelo ora.
La prima persona che ha abitato in quell’appartamento è stata una ragazza americana di poco più di vent’anni, amante dei conigli.
Ma non è questo di certo un particolare rilevante, anche se pensiamo ne avesse almeno una decina, tanto da far presagire che fosse una sorta di Crudelia De Mon amante dei colli di lapin.
La ragazza era sbarcata in queste zone poco più che ventenne probabilmente per lavorare come civile in una delle caserme della città che ospita migliaia di soldati americani con le loro famiglie.
Ma non è rilevante nemmeno dove lavorasse.
Di questi luoghi sappiamo, per certo, che ne ha apprezzato i vini e i distillati. Ma soprattutto sappiamo che ha apprezzato il vino rosso.
Teneva sempre un bicchiere traboccante di vino rosso rubino in una mano e nell’altra faceva oscillare la bottiglia tenuta elegantemente per il collo.
Sedeva spesso sulla sedia a sdraio in terrazza e beveva ascoltando pezzi fine anno ‘90 con un volume sufficiente alto per attirare l’attenzione di qualche vicino che le ha anche chiesto di abbassare.
Ma lei sembrava assorta nei suoi pensieri e sorseggiava pian piano il vino svuotando il bicchiere per poi riempirlo nuovamente.
Cosa spingesse a bere cosi tanto una ragazza, sola, in una terra straniera non è dato saperlo…forse la solitudine appunto, forse qualche pensiero da affogare, ma i suoi pensieri sembrava avessero imparato a nuotare…. forse, l’amore…
Quello che di certo ci ha colpito è stato il fatto che ha determinato l’inizio della saga di follie di quell’appartamento.
Una sera di primavera un uomo, Romeo, si è presentato e ha appoggiato il dito sul tasto del citofono.
Lei è uscita di casa come una delle più belle Giuliette:
Giulietta: “oh shit! What are you doing here?” (Traduco anche se il dialogo è semplice: o Romeo, Romeo, perchè sei tu Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso nome. Ovvero, se proprio non lo vuoi fare, giurami soltanto che mi ami, ed io smetterò di essere una Capuleti).
Romeo: “Open the door please!” (devo continuare ad ascoltarla oppure rispondere a ciò che dice?)
Giulietta: “Hey go away! You’re a bullshit” (è solamente il tuo nome ad essermi ostile: tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi un Montecchi. Che cosa vuol dire la parola Montecchi? Ecc.. ecc…)
Romeo: “Open the door bitch”! (ti prendo in parola. D’ora in avanti non sarò più Romeo)
Giulietta: “What ar…………….”
Non sapremo mai se la sua volontà fosse quella di dire “chi sei tu, così nascosto dalla notte, che inciampi nei miei pensieri più nascosti?”…
Questo dialogo di intenso amore ha attirato la nostra attenzione….E seppur si respirasse la sensazione un amore portato all’estremo, temevamo il peggio, qualche atto violento..
Lei ci ha stupiti tutti…..
Come Regan MacNeil, la ragazzina dell’esorcista, ha traboccato un flusso rosso dalla terrazza colpendo l’omone americano che malauguratamente era esattamente sotto la traiettoria…
Giulietta: “what ar…….. whuaaaaaaaaaaaaaaaaaaa”
Una scena raccapricciante ….
Lui a sua volta ha vomitato inginocchiandosi…
Io, pietrificato da una scena di amore cosi intenso che non cancellerò mai più dalla mia mente e che descrivo a fatica trattenendo l’orrore ancora oggi.
Ricorderò il cranio pelato di quell’uomo inondato di rosso….lui Romeo moderno che era venuto solo per dichiarare il suo amore alla sua bella è stato punito, umiliato è stato rimesso, è stato rimesso al suo posto da parole vomitate violentemente da Giulietta….
Non so com’è finita quella storia d’amore…
La ragazza con l’arrivo dell’estate sparì per sempre e dopo un paio di settimane arrivò lei …. la ballerina di lap dance, ma questa storia forse la conoscete già….
**Storia pubblicata con l’autorizzazione del genio di Massimo Atzeni
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