Storie dal vicinato

I Buzzurri – Parte 2: Jessica e Ivano a Roma Nord

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Occorre qui una doverosa premessa sulla fauna del mio condominio.

Allora, noi abitiamo a Roma nord. Chi è di Roma avrà già capito, mentre per chi non lo è darò una spiegazione stereotipata, generalizzante e politically scorrett: a Roma nord hanno tutti la puzza sotto al naso, a Roma sud ci sono le zecche. Poi, in realtà non è proprio così e ci sono anche le zone franche, ma per descrivere i romani e le loro fazioni non basterebbe un trattato sociologico di 50 tomi.
Detto ciò, il nostro condominio è in una zona oltremodo snob. Noi non lo siamo, anzi, ma questa zona ci era comoda per il lavoro e per le nostre famiglie. Ma appunto, l’età media dei condomini è 60 anni, tutti col SUV e che se ti incontrano nel giardino e li saluti sembra che abbiano visto un fantasma, sono quasi tutti ambasciatori o diplomatici con i figli che frequentano scuole dove li fanno inginocchiare sui ceci.

Quindi diciamo che la presenza dei Buzzurri (di cui per ora conosciamo solo la voce coatta) è piuttosto insolita. Un po’ come se il figlio di Agnelli andasse a vivere a Scampia o se Er Monnezza si trasferisse sui Navigli.

Insomma, dopo quella terribile notte le giornate si susseguono con interminabili partite ad UNO che cominciano verso le 18:00 quando il Buzzurro torna da lavoro, fino a mezzanotte, ma almeno senza gridare.

Le loro conversazioni sono tutte un:
– “Amooooò?”
– “AOHHH”
– “OH OH”.
– “O famo stranoh?” (No scherzo, questi non copulavano mai, e in seguito scopriremo perché!).
Tutte sparate a volume supersonico.

Casa loro è circa 80m quadri quindi non capivamo l’utilità dell’urlare da una stanza all’altra in quella maniera.
Finalmente un giorno li intravediamo in giardino e possiamo finalmente dar loro una faccia.

Avete presente Jessica e Ivano in Viaggi di Nozze? Ecco, lei minuta e carina, ma con i capelli lunghissimi e corvini tipici da chi lavora in un centro estetico (non me ne vogliano le estetiste, ma so che anche voi conoscete almeno una vostra collega così, con anello al naso, contorno labbra marcato e naso a punta). Lui un avanzo di galera, rasato, pieno di tatuaggi, con una panza da scaricatore di porto sessantenne e vestito da ragazzino di 15 anni sempre in shorts e t-shirt macchiata di unto o della Roma.

Vi lascio interiorizzare i personaggi. Alla prossima.

Leggi l’Episodio Pilota
Parte 1: La partita a Uno
Parte 3: Natale
Parte 4: Le minacce

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Luca

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