L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini spia

I guardoni

Io e il mio compagno compriamo casa, una casetta carina, in periferia che ci era piaciuta subito. Evvai, un bel mutuo ventennale e alla fine la prendiamo.

Pochi giorno dopo andiamo “alla casa nuova” per imbiancare e fare dei lavoretti prima di andarci ad abitate. Proprio in quei giorni, notiamo che il vecchio proprietario aveva la mania di chiudere finestre e ogni altra fonte di luce con pesanti tendoni che ha lasciato sul posto, insieme a qualche mobiletto e qualche tappeto. Sono cose che non incontrano il nostro gusto, quindi decidiamo di rimuoverle e buttarle.

Appena arrivati ci accoglie la coppia di anziani vicini che vive sopra di noi, siamo al piano terra e anche se i signori hanno una servitù di passaggio, ci diciamo che, vista l’età dei due, sicuramente non ci daranno problemi. Sono marito e moglie, piuttosto anziani ma ancora arzilli ed entriamo subito in confidenza.

I lavori proseguono per un paio di mesi e per un paio di mesi ci troviamo lui e lei continuamente attorno a casa e ci cominciano a riempire di domande: vogliono sapere quanti anni abbiamo, da quanto stiamo insieme, se intendiamo avere bambini, che lavori facciamo ma la cosa inquietante è che stanno ore a fissarci, guardandoci attraverso le finestre, per poi “correre” verso la porta d’ingresso ogni volta che anche noi ci avviciniamo a essa, soprattutto lui; è onnipresente. Un giorno, mentre so pulendo la “cameretta” (non abbiamo figli), me lo ritrovo affacciato alla finestra che mi saluta: la testa praticamente dentro la camera, le braccia appoggiate sul davanzale. Mi prende un colpo e con una scusa esco dalla camera chiudendo la porta interna. Mi fa abbastanza incazzare la cosa e ne parlo con il mio compagno. Lui mi dice di avere pazienza, sono curiosi per i lavori, non ci conoscono ecc. ecc. (alla fine mi fa più incazzare lui con i suoi discorsi che l’anziano vicino).

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Passa altro tempo e in tutto questo tempo i due sono praticamente sempre dentro casa e nei dintorni e continuano a riempirci di domande, ma il mio compagno non ci bada tanto, io si…. e la cosa non mi piace per niente.

Ci trasferiamo.

Finalmente casa ha assunto i contorni che volevo e sono obiettivamente molto felice. La felicità dura poco: mi rendo conto immediatamente i vecchi di sopra fanno in continuazione il giro della casa per cercare di guardare dentro. Non ho ancora messo le tende in tutte le stanze ma in quel momento capisco perché il proprietario precedente aveva messo i tendoni spessi. Quasi sicuramente i due avevano attuato con lui, le stesse modalità.

Avviso il mio compagno che dovremo comprare delle tende spesse, anche perché non solo ci guardano in casa, non solo ci fanno degli interrogatori quando usciamo, ma con le portefinestre aperte, rischiamo di trovarceli in casa.

Poi una sera… io ed il mio lui siamo sul divano e scatta qualche effusione. Istintivamente mi giro verso la porta finestra e vedo lui, dritto in piedi che ci sta fissando. Mi alzo di scatto e fumante come poche, corro verso la finestra. Gliela sbatto in faccia, poi chiudo la tapparella rischiando di tranciargli il naso e urlando “ma come cazzo ti permetti?” 

Questa volta anche il mio compagno capisce che stanno davvero esagerando. Voglio, esigo pretendo delle tende in tutta casa da comprare il giorno successivo, voglio esigo e pretendo che insieme si vada a parlare con gli anziani e gli si dica chiaro e tondo che non devono più permettersi di guardare dentro il nostro appartamento. Passate, se dovete, ma non vi fermate.

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Il giorno successivo esco di casa. La prima cosa che voglio fare è andare a comprare le tende. Ho preso le misure la mattina. Appena esco mi trovo davanti l’anziano ho gli occhi di fuoco e lo guardo incazzatissima. Lui, pacifico mi dice: “eh ma perché ieri sera hai chiuso tutto mentre vi stavo guardando?”

Io non ci penso un attimo e gli dico: “perché stavo per scopare!!!!”

Lui sussultata e io ho proseguo: “Non ti permettere mai più di guardare dentro casa mia!”

Lui comincia un comizio incredibile sul rispetto, i rapporti di buon vicinato, sul fatto che “cominciamo male” ed una serie di idiozie talmente grossa che a un certo punto gli dico: “si, saremo dei cattivi vicini, non ti fermare a guardare dentro casa nostra perchè altrimenti saremo davvero dei  “vicini cattivi”. Se vuoi andare d’accordo con noi, passa e non ti fermare”.

È andato via continuando a dire che “così non si fa, così non è il modo giusto”, fino a quando sono partita con la macchina e sono tornata con tendine e tendoni.

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Alla fine… non siamo andati a parlare con loro. Per un po’ hanno continuato a cercare di sbirciare attraverso le tende, ma sono bastate un paio di “paroline soavi” del mio compagno per farli allontanare di corsa. Gli interrogatori sono cessati e ci salutiamo a malapena.

Storia finita? Quasi: ho saputo da una vicina che quando non ci siamo, cercano comunque di scrutare dentro casa nostra. Per questo motivo, viviamo con le tende chiuse e le tapparelle abbassate, soprattutto se non siamo in casa. Lui teme il mio compagno e fortunatamente non si avvicina alle finestre ma… vi assicuro che non è semplice vivere in una situazione del genere.

Elisabetta

 

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