Storie dal vicinato

I muri in condivisone sono sempre una cattiva idea

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I miei VDM vivono nell’appartamento accanto a quello in cui viviamo io e il mio compagno. I due appartamenti hanno purtroppo molti muri in condivisione, i più problematici sono quelli dei bagni: entrambi gli appartamenti hanno due bagni, uno al piano inferiore e uno a quello superiore.

Quest’ultimo ha però un muro in condivisione con la camera da letto dell’altro appartamento: per spiegarvi meglio, il nostro bagno è adiacente alla loro camera, mentre il loro è adiacente alla nostra.

Sottolineo il fatto – per quello che vi racconterò nelle prossime righe- che per noi questo bagno al piano di sopra è quello principale (è l’unico con bidet e doccia), mentre per loro è un bagno secondario (ha solo una vasca da bagno), quello principale è quello al piano inferiore.

I VDM (famosi nel condominio per essere un po’ dei rompi**le) sono marito e moglie di circa 60 anni: lei è una casalinga, mentre lui lavora in smartworking. Tutto ciò per dire che i due signori non escono mai di casa se non per fare la spesa e sono soliti andare a dormire presto la sera e svegliarsi presto la mattina.

Non ci sarebbe nessun problema, se non fosse che la sera, dalle 21.30 in poi, loro pretenderebbero silenzio assoluto da parte nostra, perché sono già a letto. E con “pretendere” intendo che se noi osiamo fare qualche rumore di troppo (troppo per loro, anche solo fare una doccia alle 22, cosa che comunque succede raramente e per necessità), loro si vendicano facendo rumori palesemente fatti apposta alle 6.30/7 del mattino, orario in cui si alzano, anche nel weekend.

Il clou è stato raggiunto una volta in cui, andando a dormire verso le 23, ho per sbaglio fatto cadere dal comodino una bottiglietta di plastica vuota. Durata del rumore molesto: 2 secondi. Conseguenza: alle 5.30 del mattino, per i due giorni successivi, abbiamo subìto la vendetta con i seguenti rumori molesti, provenienti dal loro bagno adiacente alla nostra camera:
– Martellate allucinanti contro al muro
– Rubinetto aperto della vasca (senza nemmeno riempirla, solo per fare scorrere l’acqua e fare rumore. Che spreco!)
– Phon lasciato acceso e appoggiato da qualche parte
– Rumore di bottiglie fatte rotolare per terra e per le scale (ad imitare il mio rumore accidentale).

Il tutto per 1 ora.
Il secondo giorno di questo casino abbiamo registrato il tutto e mandato le prove all’amministratore del condominio (con cui ci eravamo già lamentati per situazioni simili), minacciando anche di coinvolgere un avvocato.

Misteriosamente i rumori sono cessati, anche se ogni tanto ci ricordano la loro presenza facendo scorrere l’acqua nella vasca alle 8 del mattino, anche la domenica.

Noi, che comunque cerchiamo di essere rispettosi, continuiamo a vivere con l’ansia di non fare nessun rumore eccessivo e a non utilizzare il bagno al piano di sopra oltre le 22, anche se penso che tutto ciò sia estremamente limitante e pure un po’ ingiusto (considerando i soggetti).

Il mio “diavoletto sulla spalla” mi urla sempre di più di fregarmene!

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Luca

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