Siamo a giovedì e sto lavorando.
Alla signora non è piaciuta la mia risposta su cosa fosse la statuina e sul fatto che non poteva guardarsi in giro ulteriormente né che gliela avrei lasciata portare via.
La giornata prosegue normale quando suonano a casa mia, rispondo al citofono e scopro che sono i carabinieri.
Subito mille pensieri, ma li devo fare entrare. Questi dicono che hanno avuto una segnalazione da un anonimo e sono venuti a controllare, manco un minuto che salgono alla mia porta e si presenta la vicina che guarda con un ghigno di chi sa di avere vinto.
Li faccio accomodare ma chiedo di tener fuori la vicina, loro acconsentono e lei, indignata, dice che deve assistere come testimone.
Ovviamente non accade.
I carabinieri guardano in giro, c’è un po’ di disordine e piatti sporchi ma nonostante questo non trovano nulla di strano in cassetti o roba varia, finché non trovano il drago.
Lì ho avuto paura, perché il carabiniere lo prende e mi guarda e temo una reazione tipo quella della vicina. Ma, con mio stupore, scopro che è una persona di cultura e mi chiede se colleziono o se li uso poi per sessioni di D&D.
Dopo 10 minuti è l’altro carabiniere a dire che possono andare, niente di pericoloso e il mio telefono aziendale squilla, mi lasciano al mio lavoro.
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