Per un paio d’anni ho condiviso un appartamento con altre tre studentesse lavoratrici in un condominio dove eravamo ben volute da tutti perché, spesso, eravamo disponibili come babysitter o per aiutare i condomini più anziani in piccole commissioni.
Ad un certo punto l’appartamento sotto il nostro è stato venduto e dopo mesi di lavori assordanti a tutte le ore e, spesso, anche di sabato e domenica, la VDI si trasferisce nel palazzo.
Dopo un paio di giorni già sbatteva la scopa sul soffitto se un armadietto della cucina veniva chiuso con un po’ più di forza. Poi è passata ad attaccarsi al campanello alle sei di mattina per svegliarci come noi avevamo svegliato lei, perché avevamo avuto l’impudenza di andare in bagno e tirare lo scarico dopo le 23.
Abbiamo cercato di limitarci in ogni modo: niente docce dopo le 20 per non disturbarla con scaldabagno e phon, pattine in casa, doppi feltrini su ogni cosa, non accendevamo neanche la luce se , per caso, dovevamo andare in bagno di notte perché lei sentiva anche l’interruttore. E comunque eccola attaccata al campanello all’alba minacciando, in quanto avvocato, di farcela vedere.
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