L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato, Vicini chiassosi

I vicini anziani

Abito da più di dieci anni in piena campagna, i primi anni sono stati meravigliosi: solo la nostra famiglia sperduta in un campo.

Gli unici vicini che avevamo erano quelli del cimitero a fianco e tutto procedeva alla grande, in tranquillità, pace e silenzio interrotto solo dal canto di svariati uccellini.

Quel paradiso però finì quando una coppia over 60 è venuta ad abitare nel piano di sopra.

Il primo anno è passato ascoltando le loro litigate, le madonne, le porte sbattute e la furia con cui lui se ne andava. Due-tre giorni di pace poi tutto come prima.

Il secondo anno, hanno deciso di mettere su un bell’orto proprio attaccato alla finestra del nostro bagno. D’estate sono lì davanti h24, non passano senza osservare poi, se ci sono le persiane aperte guardano sempre la situazione del nostro bagno.

È capitato anche che mentre stavo facendo i miei bisogni quotidiani dimenticandomi di chiudere tutto, passassero di là salutando senza sentire il minimo disagio.

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Ah in tutti questi anni di sopra ci sono degli spostamenti di mobili continui, che sia giorno o notte. Non ho mai capito il motivo.
La musica altissima alle 23 di sera è sempre d’obbligo.

 

Ora, noi ci siamo fatti sempre i cazzi nostri perché a casa non ci stavamo quasi mai, ma da un mese a questa parte la situazione è tragica.

La mia vicina è diabetica e purtroppo due mesi fa hanno dovuto amputarle delle dita del piede. Una volta tornata a casa, non riuscendo a camminare ha iniziato a spostarsi appoggiata sulla sedia con una gamba e con l’altra spinge.

Per carità, ci dispiace tanto, siamo andate a trovarla, ogni volta che arriva il postino o il corriere se c’è qualcosa anche per loro lo portiamo su e davvero all’inizio abbiamo tollerato per il dispiacere.

È passato un mese ed ora è sempre in movimento, sempre con la sedia. Non riesce a dormire di notte e dice che si deve muovere altrimenti le fa male.

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Si muove in continuazione, che siano le tre di notte o le sette di mattina. È un rumore che ti entra nel cervello, continuo. Immaginatevi una persona che si trascina su una sedia che a quanto pare sembra essere come ferro su marmo.

Io di solito dormo pure se casca una bomba di fianco a me, ma con ‘sto rumore forte e continuo proprio non riesco. Appena mi addormento di giorno o di notte lei inizia a muoversi.

Come posso affrontarla in modo gentile, senza sembrare di essere insensibile?

Che consiglio le posso dare per muoversi senza fare così tanto rumore?

PS: La sedia a rotelle non è un’opzione perché i dottori le hanno detto che deve muoversi per riabilitarsi meglio, ma comunque da quello che ha raccontato è una cosa che durerà molto a lungo.

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