Vivevo in un palazzo pieno di inquilini che facevano sempre lavori di ristrutturazione e potevi godere del “silenzio condominiale” forse 2 mesi l’anno.
Circa due anni fa, che il vicino della porta accanto, decide di rifare il suo appartamento di circa 120mq: lavori per oltre 3 mesi.
Credevo stessero ricostruendo la Domus Aurea.
Un giorno, in particolare, lavoravano sulla parete che divideva il mio salotto dalla loro cucina. In pratica dove io avevo il divano, loro avevano appunto la cucina.
Credo stessero utilizzando un nuovo attrezzo per fare le tracce dove far passare tutti i cavi, o forse un martello pneumatico, sta di fatto che il mio muro, con tutti i quadri attaccati, tremava.
Il rumore era assordante.
Ho tenuto duro e non sono andato a bussare alla loro porta invocando il calendario visto e considerato che rientravano nelle classiche ore di lavoro.
Il tempo di dire a mia moglie (gliel ho comunicato con il linguaggio dei segni perché non c’era altra soluzione per sentire le nostre voci) che prima o poi sarebbero entrati nel nostro appartamento, che si apre un varco tra noi e loro.
Quello che è accaduto dopo non posso scriverlo perché Zuckerberg mi bannerebbe, ma diciamo che lassù nell’alto dei cieli hanno sentito la mia presenza.
Loro mi hanno risposto (dal buco apertosi nel muro) che non era colpa loro ma bensì della parete perché troppo fine!
Risultato: ho dovuto togliere tutto dalla mia parete (quadri, divano, LIBRERIA) per farmi tappare il buco e riverniciare tutta la parete.
Tutto ciò in 4-5 giorni.
Ho abbandonato quel palazzo dopo 4 anni di dura sofferenza per il mio sistema nervoso che continuava a consigliarmi: “fucile a pompa, fucile a pompa, fucile a pompa”.
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