L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Il caos dei posti auto

Tre anni fa acquistai casa. Mi pareva un affare: 95.000€, casa di circa 93mq, in parco privato, terzo piano con ascensore e posto auto all’interno del parco.

Già il primo giorno, subito dopo aver firmato il rogito, mi reco al parco per iniziare ad organizzare la ristrutturazione, mi guardo intorno e ci sono tutti i bei posticini numerati ma mi accorgo che manca il mio numero, ma penso: “Vabbè, casa disabitata da quasi 5 anni, le persone avranno fatto un po’ di testa loro, poi ne parlo con l’amministratore e vediamo”. Intanto vedo un’area completamente senza numeri e con le striscie di parcheggio, mi dico: “Poggiamoci lì intanto, poi se qualcuno reclama mi sposto”. Manco il tempo di parcheggiare che mi arriva una signora che manco Gomorra che dice: “Uè nono qua non si parcheggia, io sto facendo casino da 2 anni a questa parte e non esiste proprio, io abito qui al piano terra e tutti i fumi di scarico mi vanno a finire dentro casa, ho i bambini piccoli e non voglio sapere niente, parlate con l’amministratore e vedete dove vi dovete mettere”.

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Io già col pensiero: “Che ca**o ho combinato, 30 anni di mutuo per condividere la vita con gente così”. Decido di accontentarla, ed essendo io il nuovo arrivato parcheggio all’esterno del parco. Fortunatamente di lì a pochi giorni si sarebbe tenuta la riunione di condominio ed avrei potuto farmi valere.

Riunione di condominio, espongo il mio problema e l’amministratore mi risponde che purtroppo il suolo non è di proprietà del condominio, ma del costruttore e che quindi lui non può decidere nulla, invita i condomini ad aiutarmi e cerca qua cerca là mi trovano un posto in fondo ad una discesa vicino al locale pompe.

Ok, mi accontento, per me uno vale l’altro, mi basta stare tranquillo quando torno la sera a casa dopo il lavoro.

Ora dopo 3 anni si viene a sapere che un tizio ha acquistato quel suolo dove attualmente parcheggiano 4 di noi, ed ha deciso di mettere una sbarra per far sì che quei 4 posti siano a pagamento. Indiciamo una nuova riunione di condominio dove si presenta anche il costruttore che tenta di fare ragionare la signora riguardo a quei posti davanti al suo balcone, ma lei se ne esce con le solite frasi: “Io c’ho mio figlio malato di cuore, non può prendere smog”, tutto questo con la sigaretta in bocca.

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Infine se ne escono con la genialata: affittiamo a livello condominiale quei 4 posti dove già parcheggiavo dividendo la quota per tutti i condomini.

Sono veramente amareggiato.

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