L'erba del vicino non è sempre più verde

Storie dal vicinato

Il contadino e la centralina enel

Era l’estate di 3 anni fa. Una notte torrida con il gradevole clima padano che allietava il nostro riposo notturno.

Abbiamo acceso l’aria condizionata e ci siamo ovviamente chiusi dentro, così l’indomani non avremmo nemmeno sentito abbaiare il democagnetto puntuale come uno Swatch (che è pur sempre un orologio svizzero).

La camera matrimoniale si affaccia proprio verso la casa di cui sopra.

In piena fase Losing My Religion, verso le 3:00 sento una mano sfiorarmi delicatamente.

Io appena sveglio ho seria difficoltà a comprendere “dove, chi e quando sono”. Nel cuore della notte agisco come uno zombie di The Walking Dead, mi muovo a scatti e per obiettivi.

⁃ Ehi! – È mia moglie che tenta di svegliarmi.

⁃ Mmmgh Jukio speufirty repossiantisri…- credo siano state le lettere che sono riuscito a mettere in fila senza significato.

⁃ Sono tutta bagnata…

Sogno o son desto? Il mio neurone acqua Lete urla presente!

⁃ ehi, mi hai sentito? Sono @9€&& un lago @& @&€&£¥

Ecco un altro VDI:   Il vicino che vedeva i morti

Capisco bagnata e lago e in quel momento ragiono solo per associazione di idee…

⁃ Stai dicendo quello che… pfff quello che penso io?

Mia moglie mi stava proponendo nel cuore della notte mmm mmmm. Le appoggio una mano sulla coscia e lei con l’accento partenopeo che le appartiene e che viene fuori solo in alcuni momenti:

⁃ Massimo (io ho capito Antò), fa caldo!! Sono tutta bagnata, in un lago di sudore! È saltata la luce? L’aria condizionata è spenta e non passa un filo d’aria.

Duplice delusione, niente sesso a richiesta nel cuore della notte e aria condizionata rotta nella notte più calda fino ad allora.

Una combosfiga…

⁃ Vado a vedere come mai…..

Mi alzo e vago per casa cercando non so nemmeno io cosa. Il mio Spotify cerebrale aveva messo “I Still haven’t found what I’m looking for” degli U2.

Sento dei rumori….

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